venerdì 24 febbraio 2017

Blutec, Incontro a Roma, ovvero prove tecniche di tanta, tanta cassa integrazione...

In un suo comunicato la Fiom riporta l’incontro con l’azienda che si è tenuto a Roma il 23 febbraio scorso e dice che è positivo. Il lato positivo lo vede naturalmente la Fiom che grazie al giochetto del rilancio costante del piano produttivo, insieme al governo ha una scusa per continuare ad erogare gli ammortizzatori sociali in tutte le salse.
“L'azienda” dice la Fiom “ha comunicato che il piano prevede il rientro al lavoro per complessivi 350 lavoratori entro il 2017 per i quali, nello specifico, la calendarizzazione prevede quanto segue.
“1) 90 lavoratori sono già presenti nello stabilimento per la costruzione dei contenitori delle batterie e altri sono addetti alla ricerca e progettazione;
“2) 30 rientreranno ad aprile per occuparsi della prototipazione;
“3) 130 rientreranno ad agosto e si occuperanno, oltre ad altre attività, della trasformazione di Doblò e scooter con motori endotermici in motori elettrici;
“4) 100 saranno rioccupati nel mese di dicembre nell'area lighting.”
Ma quanto sono str… questi della Fiom. Se riusciamo ancora a fare i conti non si tratta di 350, ma di 260 perché 90 “sono già presenti nello stabilimento”! e questi 90 continuano a fare corsi di addestramento.
Ammesso che sia vero, ma noi dubitiamo, che gli altri “30 rientreranno in aprile” di cosa si occuperanno? Di fare corsi di addestramento! Gli altri 230, nonostante le belle parole non si capisce bene cosa dovrebbero fare e a che livello!
Visto questo magnifico piano, azienda e sindacati si rivedranno il 7 marzo, per avere uno strumento in più… per giustificare la cassa integrazione, e cioè la dichiarazione dell’area “di crisi complessa”.
Con la stessa ferrea certezza la Fiom ci ricorda che “ad aprile, l'azienda presenterà la fase 2 del piano che prevede il ritorno al lavoro di altri 350 lavoratrici e lavoratori.”
E alla fine della giornata, che sarà stata pesantissima, i rappresentanti della Fiom si congratulano, si dicono soddisfatti, anche se fanno i duri con l’azienda ricordando che ci sono ancora 20 milioni da spendere (non ricordano però chi glieli ha dati!) e alla fine si ricordano anche che però ci sarebbero ancora da sistemare gli operai dell’indotto…

Il tutto firmato: Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia, e Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom settore automotive… alé, anche questa è andata!

giovedì 16 febbraio 2017

Termini Imerese Blutec: slitta al 2017-2018 l’assunzione dei 700 ex operai Fiat


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 3 weeks ago

sialcobas.it



Solo la primavera scorsa si parlava della reindustrializzazione di Termini Imerese, la ex fabbrica Fiat, ora Blutec. Governo e sindacati brindavano ai primi 30 operai (su più di 700) che erano stati assunti, con la prospettiva di un progressivo reintegro di tutti quanti gli altri. Blutec produce componenti per auto e ha presentato un piano di rilancio incentrato sulla produzione di auto ibride ed elettriche. Ma all’incontro al Ministero dello Sviluppo economico di inizio settimana, per la valutazione dei progressi del progetto industriale in vista dello sblocco del finanziamento pubblico da 22 milioni (74 milioni in totale), è emerso che non ci sono certezze sui tempi d’avvio della produzione di auto.
Rimane quindi sospesa l’ipotesi della piena occupazione dei 700 ex operai Fiat, e viene quindi anche a cadere ogni prospettiva occupazionale anche per gli ex addetti delle aziende dell’indotto. Secondo quanto emerso nel corso del vertice romano, dal 10 ottobre le risorse dovrebbero essere sbloccate.
Ma i ritardi, legati all’erogazione delle risorse, avrebbero provocato uno slittamento nel tempo di nuovi ex metalmeccanici in fabbrica. Il rientro di altri 30 operai nello stabilimento di Termini Imerese slitterebbe infatti ad aprile 2017.
L’altro nodo riguarda gli ammortizzatori sociali: dal primo ottobre è scaduta la cassa integrazione anche per i lavoratori di Blutec (i lavoratori dell’indotto sono senza reddito da mesi ndr) e senza una nuovo accordo gli ex metalmeccanici rischiano di restare senza paracadute sociale.
Per l’avvio del progetto Blutec continua a mancare lo sblocco dei fondi della Banca del Mezzogiorno per dovrebbe consentire a Invitalia di deliberare i 20 milioni necessari all’azienda per acquistare attrezzature e forniture. Ma la firma dell’accordo dovrebbe arrivare a giorni, entro il 10 ottobre, e il sindacato confederale confida che entro il 2018 saranno assorbiti tutti i 700 lavoratori ex Fiat. Inoltre, in accordo con Confindustria, i confederali hanno chiesto al governo una proroga degli ammortizzatori per altri due anni, con corsi di formazione per gli operai (in vista di un nuovo impiego?)
Secondo i sindacati sarebbe poi in fase di definizione un accordo di Blutec con un’altra azienda del settore per la trasformazione del motore termico in ibrido, che porterà alla realizzazione di 10 vetture al giorno per 4 anni. Il Mise assicura che la cig dovrebbe essere rinnovata per tre mesi e per il prossimo anno  l’azienda avrà la copertura garantita dalla legge 148, che prevede il secondo anno in automatico per le aziende in fase di sviluppo che hanno usufruito di un anno di ammortizzatori.
Nella fabbrica entro dicembre 2017 dovrebbe essere sviluppato un modello cosiddetto full electric. Addirittura!