giovedì 23 novembre 2017

A che punto è il progetto Blutec? E che fine hanno fatto le 47 “assunzioni” previste per settembre?

Fino ad ora non si hanno notizie sulle 47 assunzioni che l’azienda si era impegnata a fare a settembre, quindi siamo ancora fermi a circa 130 operai, ma di sicuro c’è ancora la cassa integrazione fino al 2018 e qualcos’altro! Vediamo.

A quanto pare sono stati comprati macchinari tecnologicamente molto avanzati per il taglio delle lamiere, tornio elettronico ecc.; alcuni operai stanno facendo corsi di formazione per il loro utilizzo;

è in corso la realizzazione di motorette elettriche per Poste italiane, alcuni prototipi sono già stati costruiti e sono in prova;

in corso anche il progetto della trasformazione dei Fiat Doblò (Fca) in furgoni a motore elettrico, ma niente produzione in serie ancora per molto né per l’uno né per l’altro.

Attualmente circa 40 lavoratori sono addetti alla progettazione, dopo il corso di formazione degli anni scorsi con un orario di 8 ore al giorno e pausa pranzo di un’ora; gli altri, circa 80 vengono impegnati nella manutenzione, nell’elaborazione per il Doblò elettrico e per le moto facendo solo 6 ore al giorno (senza pausa), le altre due vengono pagate con la cassa integrazione.
Visto che per la Blutec il progetto è ancora in corso e valido, non si capisce bene a cosa possano servire gli scambi e le visite nei reciproci stabilimenti con la Cina! Quali sono i veri piani dell'azienda? Vogliono vendere...?

Se questo è lo stato degli ex operai Fiat (circa 500 ancora in cassa integrazione) figurarsi gli operai dell’indotto: non si vede niente di niente!

E per concludere, quindi, insieme alla inconsistenza del progetto Blutec, un progetto di vera copertura per lo smantellamento progressivo dello stabilimento, ma soprattutto della forza operaia, vanno in fumo chiaramente e naturalmente tutte le chiacchiere, le “preoccupazioni” e le “grida di allarme”, come titolano sempre i giornali, dei sindacati confederali Fiom, Fim, Uilm!

sabato 4 novembre 2017

PRIMA DI DECIDERE... E' NECESSARIO RIFLETTERE MOLTO BENE...



ELEZIONI REGIONALI IN SICILIA 5 NOVEMBRE 2017



domenica 22 ottobre 2017

SCIOPERO GENERALE CONTRO TUTTI I PIANI DEI PADRONI

CHE FANNO PROFITTI SU PROFITTI SULLA PELLE DEGLI OPERAI

CONTRO LA CASSA INTEGRAZIONE INFINITA USATA DA PADRONI, GOVERNO E SINDACATI VENDUTI PER DISTRUGGERE LA FORZA ORGANIZZATA DELLA CLASSE OPERAIA

IN PIAZZA A PALERMO


martedì 19 settembre 2017

La Blutec, ex Fiat termini Imerese, mette all’asta i vecchi macchinari e annuncia l’ingresso di altri 47 operai dei circa 800 rimasti fuori

Mentre continuano a circolare notizie sulle prossime “assunzioni”, entro settembre, di altri 47 operai all’interno dello stabilimento ex Fiat di Termini Imesere oggi Blutec, questa vende all’asta i “vecchi” macchinari per l’assemblaggio delle auto. 
Ad un anno e mezzo dall’“apertura” questa chiamata degli operai (laddove c’è e laddove questi vengono messi in produzione) è troppo lenta, se arrivano pure questi saremmo a 170! E i dubbi che vengono da questa operazione sono diversi: se la Blutec deve continuare a produrre auto, come ha più volte annunciato, perché vendere i macchinari e non adeguarli? Glieventuali introiti dalla vendita servirebbero a coprire le spese? Se la Blutec non ha ancora pagato milioni di tasse al Comune di Termini, da dove prende i soldi per tutti questi acquisti? E perché si parla solo di verniciatura?

La Blutec farà una conferenza stampa in cui annuncerà il nuovo “piano acquisti”… ecco, al contrario dei sindacati confederali parassitari che sono “sempre contenti” qualunque cosa accada, noi da parte nostra, aspettiamo per capire come procede il “piano”, augurandoci, ancora una volta, che gli operai vogliano diventare protagonisti attivi di questa lunga vertenza.

***
Nuovi impianti a Termini Imerese
All'asta i vecchi macchinari Fiat
Fca chiuse lo stabilimento nel 2011.
ROMA - Blutec, la società che ha riaperto la fabbrica ex Fiat a Termini Imerese (Pa), vende i vecchi impianti che la Fiat utilizzava per costruire la Lancia Ypslon. La società del gruppo Metec Stola ha affidato a Troostwijk, la casa d'asta online di beni industriali, l'incarico di gestire la vendita a offerta libera delle principali linee di processo per la produzione di vetture, con l'obiettivo di creare uno spazio per l'introduzione di nuove linee per la verniciatura, la cataforesi e altri processi industriali e rendere più celere ed efficace il processo di ripristino delle aree destinate ad accogliere i nuovi macchinari previsti dal programma di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese. La società, intanto, secondo quanto si apprende, ha già acquistato macchinari di nuova generazione per la verniciatura. Il piano acquisti sarà presentato nei prossimi giorni in conferenza stampa. Secondo i sindacati, i macchinari di nuova generazione vanno nella direzione di un rilancio dello stabilimento siciliano che Fca ha chiuso il 24 novembre 2011, e che Blutec ha riaperto il 2 maggio dello scorso anno. Finora sono 123 gli ex operai della Fiat rientrati nello fabbrica di Blutec a Termini Imerese, altri 47 torneranno al lavoro entro i primi di ottobre, mentre circa 500 lavoratori sono ancora in cig.


http://livesicilia.it/2017/09/14/nuovi-impianti-a-termini-imerese-allasta-i-vecchi-macchinari-fiat_888161/

venerdì 21 luglio 2017

L’incontro a Roma del 19 con il sottosegretario Bellanova conferma tutti i se e tutti i ma già visti in passato, la “sorpresa” del ritorno in campo della Fiat!, ma soprattutto conferma la cassa integrazione fino al 2019!

Ricapitoliamo ancora una volta: questo accordo dovrebbe confermare le decisioni già prese in passato, e cioè:

22 milioni di investimento pubblico
47 operai rientrano entro settembre 2017
80 operai rientrano entro dicembre 2017
100 operai rientrano entro aprile 2018

Più i 123 che sono già “rientrati” fanno in tutto 350 tondi tondi, ne mancherebbero all’appello altri 350 più quelli dell’indotto… possiamo chiamarlo un “accordo” questo? O si tratta soltanto della firma, quando gliela fanno mettere, sotto un pezzo di carta presentato dai padroni?

Lo stiamo dicendo fino alla noia: questa trattativa serve a mandare a casa in maniera lenta e “indolore” (non indolore per gli operai dell’indotto), gli operai ex Fiat con i soldi pubblici!

Marchionne, sta utilizzando di fatto questa azienda come copertura per sfruttare manodopera operaia praticamente gratis!!! E adesso addirittura apertamente come FCA! Con il vecchio “ricatto occupazionale”, come piace dire ai sindacati confederali, il padrone può decidere tempi e modi di utilizzo degli operai. E i “rappresentanti” sindacali, Fiom, Fim, Uilm, si dicono soddisfatti!!! continuando a sguazzare in questa situazione, perché comunque loro hanno i distacchi, i permessi sindacali, fanno carriera sindacale e politica… questo è il loro modo di essere!

Gli operai ex Fiat fino a questo momento si sono “salvati”, perché sono comunque un bel numero e rappresentano quindi qualche problema di “ordine pubblico” per politici e polizia, ma soprattutto si cerca di tenerli buoni sempre perché portano voti alle elezioni di ogni tipo!

Ma non è mai troppo tardi perché gli operai decidano di guidare da sé, autorganizzandosi, questa vertenza e darle la dignità che le spetta!

***
Vertice a Roma. Presentato il programma per potenziare la produzione nello stabilimento. Soddisfatti i sindacati. Il sindaco Giunta. “Resteranno 700 dipendenti”
Termini, Blutec conferma l’assunzione degli operai ex Fiat
Si è tenuto ieri, presso il ministero dello Sviluppo economico, presieduto dalla viceministra Bellanova, l’incontro con la direzione aziendale della Blutec per la verifica dello stato di avanzamento del piano di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori di Termini Imerese. L’azienda del gruppo Metec/Stola ha presentato il cronoprogramma aggiornato per la definitiva realizzazione della prima fase del piano di reindustrializzazione e occupazione. Prima fase che vede un investimento pari a 22 milioni e un piano occupazione che vedrà rientrare entro settembre, accanto ai 123 impiegati ad oggi, altri 47 lavoratori per la realizzazione di una commessa per la produzione di motoveicoli a tre ruote, altri 80 entro dicembre 2017 per la partenza del progetto e allestimento del Doblò con motore elettrico e ulteriori 100, entro aprile 2018, per la realizzazione della linea di produzione “Lighting” e “Chemical”. Domani, sarà definitivamente confermata la partenza del progetto “Doblò elettrico”, in collaborazione con Fca, come emerso dalle verifiche effettuate dalla viceministra Bellanova.

mercoledì 7 giugno 2017

Ma quale avanzamento del piano? Si passa di riunione in riunione, mentre sta per scadere la cassa integrazione, i sindacalisti continuano ad “accompagnare il morto” … e rispunta la Fiat!

Blutec, altro incontro al ministero
I sindacati: “Accelerare gli accordi”
Nuovo vertice ieri al ministero dello Sviluppo Economico per discutere sul piano di avanzamento del piano Blutec nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Blutec ha presentato l’aggiornamento del progetto industriale: ad oggi sono rientrati dalla cassa integrazione 123 lavoratori.
Altri 47 rientreranno entro settembre e altri 80 entro dicembre 2017, con i progetti Doblò e Poste italiane. Altri 100 rientreranno entro aprile 2018 e gli ultimi 350 entro dicembre 2018 con alla fase B. “è importante dare una accelerazione con la concretizzazione degli accordi con Fiat per il Doblò e con Poste italiane per il motore elettrico a tre ruote, progetti che si dovrebbero concretizzare entro metà giugno, anche perché il 24 settembre scade il primo biennio di cigs e il Ministero del Lavoro dovrà concedere il secondo biennio”.
Questo il commento di Ludovico Guercio segretario Fim Cisl e Giovanni Scavuzzo Rsu Fim Cisl in Blutec. Anche il Mise e la Regione siciliana hanno chiesto a Blutec una verifica che si farà il 31 giugno a Palermo. Il prossimo incontro si terrà al Mise il 28 giugno alle 11. “Bisogna fare presto per giungere alla saturazione di tutto il bacino dei lavoratori Blutec – commenta Mimmo Milazzo reggente cisl Palermo Trapani – ma pensare anche all’indotto in attesa ancora di risposte. Il territorio di Termini deve ripartire dopo anni di crisi nel dopo Fiat, si concretizzino presto i progetti presentati dall’azienda e si pensi al rilancio del territorio”.
Per il segretario della Uilm, Vincenzo Comella, “siamo in una fase di attesa, il piano industriale presentato convince ma stenta a concretizzarsi mentre i lavoratori continuano a soffrire così come il territorio”.
Il tavolo al ministero dello Sviluppo Economico è stato convocato per il prossimo 28 giugno. Intanto sono in programma nuovi incontro tecnici in Sicilia. Per Roberto Mastrosimone, segretario Fiom Sicilia “le criticità permangono: criticità sulla tempistica di realizzazione del piano industriale e sul mancato trasferimento al fondo Cometa”.
Giornale di Sicilia

31 maggio 2017

mercoledì 5 aprile 2017

Auto elettrica a rilento: un anno fa la riapertura, ma a Termini Imerese futuro in bilico

Di seguito un reportage del quotidiano La Repubblica del 5 aprile che fa il punto, a modo suo, sullo stato attuale delle cose a Termini Imerese dopo l'ingresso della Blutec.
***
In un territorio in declino Blutec per ora ha riassorbito solo 90 operai che, poi, saliranno a 700. Si guarda ancora a Fca. Nell'epoca d'oro di Fiat, qui lavoravano quasi 4mila tute blu. Adesso l'indotto è scomparso e anche le banchine del porto sono deserte. I sindacati: "Progetto troppo vago"
dal nostro inviato MARCO PATUCCHI

TERMINI IMERESE - "Sono entrato in fabbrica nel 1977, prima facevo il contadino. All'inizio lavoravo nel reparto lastratura, il più pesante, ma per noi abituati alla fatica dei campi era una passeggiata. Quando finivamo il turno tornavamo a zappare la terra". Antonio, detto "Nino", esce dal cancello della sua casa alle falde del monte San Calogero ("San Caluòru" come dicono qui), attraversa la strada e si affaccia sulla contrada Tifeo e sul mare di Termini Imerese. Là sotto lo stabilimento ex-Fiat e la centrale dell'Enel sembrano parti di un plastico. Si muove solo il fumo bianco che esce lentamente da una delle ciminiere della centrale e si perde sopra le onde. Nino lavorava nella fabbrica del periodo d'oro, quando 3400 operai facevano tre turni per produrre la Cinquecento, la 126, la Panda. Quando l'indotto occupava altre mille persone. La fabbrica più grande della Sicilia, il polmone di benessere economico per Termini Imerese e per tanti paesi delle Madonie.
Oggi Nino è in pensione, la Fiat se ne è andata da sei anni perché costruire auto a Termini costava troppo, le aziende dell'indotto sono tutte ferme e ci sono un migliaio di lavoratori attaccati con le unghie all'ultima speranza di sopravvivenza dell'impianto. Giusto un anno fa i primi venti di loro sono rientrati, poi se ne sono aggiunti settanta, altri riprenderanno da qui al 2018 quando si dovrà raggiungere la piena occupazione di 700 operai. Nel frattempo c'è la cassa integrazione prevista per le aree di crisi complessa: quindici bandierine rosse sulla mappa dello stivale che segnano la geografia del declino industriale italiano. Governo (con il braccio operativo Invitalia), sindacati, enti locali e aziende provano a disegnare, in un complicato gioco di squadra, possibili rilanci, riconversioni, bonifiche. Ma spesso sono imprese disperate in lotta con il mainstream dei mercati globali e con la latitanza della politica industriale nazionale.
[A sei anni dalla chiusura della fabbrica della Fiat, che era la più grande della Sicilia e negli anni d'oro aveva impiegato quasi 4000 addetti, il polo industriale di Termini Imerese tenta il rilancio attraverso i progetti della Blutec sull'auto elettrica. Un piano accompagnato dal governo che ha inserito Termini Imerese tra le aree di crisi complessa del Paese. Per adesso è tornato al lavoro solo un centinaio di operai e il piano prevede una piena occupazione di 700 lavoratori. Un ridimensionamento che pesa sull'economia del territorio, ma anche l'unica chance contro il declino definitivo.]

Ai cancelli dello stabilimento di Termini Imerese ora campeggia l'insegna della Blutec, l'azienda del gruppo piemontese Metec Stola (quasi 4000 dipendenti tra Brasile e Italia per un fatturato di 300 milioni di euro) che nel 2015 ha raccolto la sfida del rilancio promettendo un polo per la realizzazione di auto ibride e elettriche. La prima e unica proposta concreta arrivata dopo illusioni e bluff sparsi.

lunedì 27 marzo 2017

giovedì 23 marzo 2017

L'ultimo incontro con l'amministratore della Blutec non cambia proprio niente...

Riceviamo e rigiriamo

L'incontro di oggi con l'amministratore delegato di blutec Di Cursi ha riconfermato gli impegni annunciati all'ultimo incontro al ministero dello sviluppo economico del 23 febbraio.
Tutti i lavoratori blutec dovranno rifare un corso di formazione di base che partirà a breve e si concluderà a luglio.
L'azienda conferma che a fine aprile saranno reintegrati ulteriori 30 lavoratori.
Da lunedì dentro lo stabilimento ci sarà una figura a tempo pieno che sarà l'interfaccia dei lavoratori blutec x le vicende amministrative.
La blutec ci informa che a partire dal 1 aprile ci sarà un'altra azienda che si occuperà dell'amministrazione del personale pertanto non ci sarà piu la signora Ficano.

Infine la blutec sostiene che da venerdì è stato risolto il contenzioso con fasif pertanto a breve dovrebbe essere risolto il problema, e ad aprile l'azienda definirà percorso x soluzione mancato trasferimento a Fondo Cometa.

venerdì 24 febbraio 2017

Blutec, Incontro a Roma, ovvero prove tecniche di tanta, tanta cassa integrazione...

In un suo comunicato la Fiom riporta l’incontro con l’azienda che si è tenuto a Roma il 23 febbraio scorso e dice che è positivo. Il lato positivo lo vede naturalmente la Fiom che grazie al giochetto del rilancio costante del piano produttivo, insieme al governo ha una scusa per continuare ad erogare gli ammortizzatori sociali in tutte le salse.
“L'azienda” dice la Fiom “ha comunicato che il piano prevede il rientro al lavoro per complessivi 350 lavoratori entro il 2017 per i quali, nello specifico, la calendarizzazione prevede quanto segue.
“1) 90 lavoratori sono già presenti nello stabilimento per la costruzione dei contenitori delle batterie e altri sono addetti alla ricerca e progettazione;
“2) 30 rientreranno ad aprile per occuparsi della prototipazione;
“3) 130 rientreranno ad agosto e si occuperanno, oltre ad altre attività, della trasformazione di Doblò e scooter con motori endotermici in motori elettrici;
“4) 100 saranno rioccupati nel mese di dicembre nell'area lighting.”
Ma quanto sono str… questi della Fiom. Se riusciamo ancora a fare i conti non si tratta di 350, ma di 260 perché 90 “sono già presenti nello stabilimento”! e questi 90 continuano a fare corsi di addestramento.
Ammesso che sia vero, ma noi dubitiamo, che gli altri “30 rientreranno in aprile” di cosa si occuperanno? Di fare corsi di addestramento! Gli altri 230, nonostante le belle parole non si capisce bene cosa dovrebbero fare e a che livello!
Visto questo magnifico piano, azienda e sindacati si rivedranno il 7 marzo, per avere uno strumento in più… per giustificare la cassa integrazione, e cioè la dichiarazione dell’area “di crisi complessa”.
Con la stessa ferrea certezza la Fiom ci ricorda che “ad aprile, l'azienda presenterà la fase 2 del piano che prevede il ritorno al lavoro di altri 350 lavoratrici e lavoratori.”
E alla fine della giornata, che sarà stata pesantissima, i rappresentanti della Fiom si congratulano, si dicono soddisfatti, anche se fanno i duri con l’azienda ricordando che ci sono ancora 20 milioni da spendere (non ricordano però chi glieli ha dati!) e alla fine si ricordano anche che però ci sarebbero ancora da sistemare gli operai dell’indotto…

Il tutto firmato: Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia, e Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom settore automotive… alé, anche questa è andata!

giovedì 16 febbraio 2017

Termini Imerese Blutec: slitta al 2017-2018 l’assunzione dei 700 ex operai Fiat


Posted by 
 3 weeks ago

sialcobas.it



Solo la primavera scorsa si parlava della reindustrializzazione di Termini Imerese, la ex fabbrica Fiat, ora Blutec. Governo e sindacati brindavano ai primi 30 operai (su più di 700) che erano stati assunti, con la prospettiva di un progressivo reintegro di tutti quanti gli altri. Blutec produce componenti per auto e ha presentato un piano di rilancio incentrato sulla produzione di auto ibride ed elettriche. Ma all’incontro al Ministero dello Sviluppo economico di inizio settimana, per la valutazione dei progressi del progetto industriale in vista dello sblocco del finanziamento pubblico da 22 milioni (74 milioni in totale), è emerso che non ci sono certezze sui tempi d’avvio della produzione di auto.
Rimane quindi sospesa l’ipotesi della piena occupazione dei 700 ex operai Fiat, e viene quindi anche a cadere ogni prospettiva occupazionale anche per gli ex addetti delle aziende dell’indotto. Secondo quanto emerso nel corso del vertice romano, dal 10 ottobre le risorse dovrebbero essere sbloccate.
Ma i ritardi, legati all’erogazione delle risorse, avrebbero provocato uno slittamento nel tempo di nuovi ex metalmeccanici in fabbrica. Il rientro di altri 30 operai nello stabilimento di Termini Imerese slitterebbe infatti ad aprile 2017.
L’altro nodo riguarda gli ammortizzatori sociali: dal primo ottobre è scaduta la cassa integrazione anche per i lavoratori di Blutec (i lavoratori dell’indotto sono senza reddito da mesi ndr) e senza una nuovo accordo gli ex metalmeccanici rischiano di restare senza paracadute sociale.
Per l’avvio del progetto Blutec continua a mancare lo sblocco dei fondi della Banca del Mezzogiorno per dovrebbe consentire a Invitalia di deliberare i 20 milioni necessari all’azienda per acquistare attrezzature e forniture. Ma la firma dell’accordo dovrebbe arrivare a giorni, entro il 10 ottobre, e il sindacato confederale confida che entro il 2018 saranno assorbiti tutti i 700 lavoratori ex Fiat. Inoltre, in accordo con Confindustria, i confederali hanno chiesto al governo una proroga degli ammortizzatori per altri due anni, con corsi di formazione per gli operai (in vista di un nuovo impiego?)
Secondo i sindacati sarebbe poi in fase di definizione un accordo di Blutec con un’altra azienda del settore per la trasformazione del motore termico in ibrido, che porterà alla realizzazione di 10 vetture al giorno per 4 anni. Il Mise assicura che la cig dovrebbe essere rinnovata per tre mesi e per il prossimo anno  l’azienda avrà la copertura garantita dalla legge 148, che prevede il secondo anno in automatico per le aziende in fase di sviluppo che hanno usufruito di un anno di ammortizzatori.
Nella fabbrica entro dicembre 2017 dovrebbe essere sviluppato un modello cosiddetto full electric. Addirittura!

domenica 22 gennaio 2017

TRUMP CONTRO OPERAI, LAVORATORI, DONNE, MASSE POPOLARI

INCONTRO PUBBLICO A PALERMO 21 GENNAIO 2017