giovedì 22 dicembre 2016

La BLUTEC evade tasse per 700mila euro e la sindacalista della Cisl… le va in aiuto

Eccola qui l’azienda che doveva sostituire la Fiat e dare prova di solidità per far ripartire la produzione. La prima cosa che partirà davvero sembra il contenzioso con il comune di Termini Imerese per evasione del pagamento Imu, ben 700mila euro che possono diventare oltre 900 mila.
E tutto questo nonostante i 22 milioni di euro già sbloccati dalla Regione e Invitalia come prima parte dei complessivi 75 milioni previsti per l’intervento pubblico! E MENTRE GLI OPERAI CONTINUANO AD ASPETTARE DI RIPRENDERE A LAVORARE!
Il "piano" che azienda e sindacati condividono sulla ripresa del lavoro e come viene riportato dall'articolo del Giornale di Sicilia, si commenta da solo. Nella sostanza si tratta di un grande bluff...

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Termini, la Blutec deve 700 mila euro di Imu
Dalla società non hanno commentato la notizia. Cautela dai sindacati: è giusto che paghi, ma per favore, nessuna mazzata
“È bene che si trovino e risorse e si metta a posto la situazione – ha commentato Daniela De Luca, segretario della Cisl Palermo-Trapani -. Ma forse anche che si vada incontro all’azienda.”
Poco meno di 700mila euro di Imu (Imposta municipale unica) ancora da pagare al comune di Termini Imerese, degli anni 2015 e 2016. Questa è la somma che la Blutec, società di auto torinese nata nel 1919, dovrebbe corrispondere al comune termitano. Se tali somme non dovessero finire nelle casse comunali in tempi ragionevoli, il comune potrà avviare le procedure propedeutiche alla riscossione coatta. Nella fattispecie, si applicherebbe una sanzione aggiuntiva del 30%. Ciò significa che si supererebbero i 900 mila euro.
“È ferma intenzione dell’amministrazione procedere quanto più velocemente a recuperare le somme – ha detto il dirigente del IV settore, Maurizio Scimeca-. Il nostro interesse è quello di recuperare le somme maggiori, quindi i primi che saranno interessati da questa vicenda saranno i grandi evasori, tra cui un certo numero di aziende e professionisti. Poi verranno tutti gli altri”.
E pare proprio che solo la Blutec abbia debiti di questa entità. Una situazione davvero singolare e imbarazzante per l’azienda che dovrebbe sostituire la Fiat. Forse un fatto contingente. Comunque non un bel biglietto da visita per gli operai ex Fiat che attendono l’assunzione, ancor più considerando quanto è stato illustrato durante l’ultimo incontro avvenuto al ministero dello Sviluppo economico, lo scorso 4 ottobre. Dalla riunione, infatti, sono uscite notizie positive. Per esempio, la conferma del riassorbimento totale dei quattrocento operai. I lavoratori saranno riassunti in due fasi: la prima prevede il riassorbimento di 30 unità entro aprile 2017 e 130 entro la fine di agosto 2017; con la seconda fase varcheranno i cancelli 150 operai entro la fine del 2017, per arrivare alla fine del 2018 con il completamento dell’organico.
I sindacati, durante la riunione, hanno posto numerose questioni inerenti il progetto e in particolare: la necessità di avere una scansione temporale degli ingressi nello stabilimento; hanno lamentato ritardi nella implementazione del progetto; hanno richiamato il problema dei lavoratori dell’ex indotto Fiat; hanno ricordato che la cassa integrazione è scaduta il primo ottobre e che a dicembre scadrà il primo biennio di cassa. Quest’ultimo problema è stato comunque risolto due giorni fa con la proroga della Cigs fino al 24 settembre 2017.
“Non c’è nessuno in azienda. Mi hanno detto di riferirvi che si faranno sentire loro”, questo quanto detto da un dipendente della Blutec. L’azienda era stata da noi contattata telefonicamente per avere un commento da parte del management.
“È bene che si trovino le risorse e si metta a posto la situazione – ha commentato Daniela De Luca, segretario della Cisl Palermo-Trapani-. Ovviamente come sindacato, tutto sommato dopo tanti anni, nei quali pensavano che non si ripartisse più con la produzione, abbiamo iniziato a vedere qualche spiraglio. Io auspico che la faccenda si sistemi. È chiaro che siamo tutti concordi se parliamo di contrasto all’evasione fiscale – ha aggiunto De Luca – ed è giusto che anche le aziende paghino i tributi. E tuttavia è vero che c’è una situazione di crisi, è allor è forse consigliabile andare incontro alle aziende. Ma dare una mazzata a una società che sta riprendendo tutti gli operai fuoriusciti, può essere molto negativo. Con la partenza della seconda fase del progetto verranno riassorbiti tutti gli operai dell’indotto. Ricorso – ha concluso – che c’è stato anche un grande sforzo economico da parte del vecchio governo e spero ci sia anche nel nuovo”.
Il Giornale di Sicilia

14 dicembre ’16

giovedì 15 dicembre 2016

RINNOVATA LA CASSA INTEGRAZIONE... OPERAI ANCORA A CASA E A MEZZO STIPENDIO

Puntualissima come ogni anno arriva la notizia del rinnovo della cassa integrazione per gli operai ex Fiat, ora Blutec, di Termini Imerese. Dire che si tratta di una vergogna oramai è poco. E non si possono sentire né leggere i commenti dei sindacalisti di regime che continuano ad essere contenti, e non poteva essere diversamente, dell’ennesima cassa.  Addirittura sono contenti perché l’azienda potrà rinnovarla per altri due anni! Ciò significa niente lavoro e stipendio di fatto dimezzato! E questo vale anche per i "90 operai già in fabbrica", ma a fare che cosa? 
Ma al sindacalista del governo questo non può interessare, anzi, più gli operai stanno tranquilli più sta tranquillo lui, ben sistemato sulla sua sedia, che potrebbe essere messa in pericolo da ogni eventuale scossone provocato dagli operai stanchi di sopportare tutto questo schifo! 
Uno scossone che sarebbe vitale e fondamentale per liberarsi di questi parassiti al servizio del padrone e del governo.

Rinnovata la cassa integrazione agli operai Blutec per altri nove mesi
cassa-integrazione-blutec
Questa mattina è stata rinnovata la cassa integrazione per altri nove mesi agli operai della Blutec di Termini Imerese. Dal 31 dicembre 2016 al 24 settembre 2017 sono stati confermati gli ammortizzatori sociali per gli operai ex Fiat che, almeno per il momento, hanno tirato un sospiro di sollievo. La decisione è stata presa nel corso della riunione con i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm e l’azienda Blutec presso l’ufficio provinciale del lavoro di Palermo. Il rinnovo della cassa integrazione straordinaria è avvenuto per “riorganizzazione aziendale”.

domenica 4 dicembre 2016

il NO stravince - Renzi si dimette

È una buona cosa che l'attacco frontale e plebiscitario alla Costituzione esistente e per dare forza a Renzi e al suo governo reazionario, antioperaio e antipopolare sia stato temporaneamente respinto con il NO di massa al referendum e costretto Renzi a dimettersi e a sua battuta d'arresto personale.
La grande partecipazione di massa al referendum ha fatto seguito alle proteste che hanno accompagnato, ovunque è andato, la sfrenata campagna di Renzi fatta anche per distogliere dalla sua politica di attacco generale al lavoro, al salario, alle pensioni, alla sanità, alla scuola,
Le masse popolari non si sono fatte ingannare, hanno usato il No per rispondere e colpire il governo, la sua politica, la sua arroganza, e oggi salutano come una vittoria il risultato del referendum e le dimissioni di Renzi.
Ma ora nessuno nella borghesia, nelle istituzioni, nel parlamento vuole un governo realmente differente nei fini a quello di Renzi e quindi è nell'arco delle forze esistenti che la borghesia cercherà una soluzione alla crisi per portare avanti la politica di Renzi con altri mezzi. Sul piano istituzionale e elettorale la caduta di Renzi, può portare a un nuovo governo dei padroni, dove le forze di destra hanno e avranno un ruolo decisivo.
Gli operai e le masse popolari che hanno votato NO, per un governo diverso possono conquistarlo solo con la lotta generale di classe e di massa, fuori dai limiti del normale conflitto sindacale e politico elettorale.
Noi comunisti è su questo che ci impegniamo a lavorare nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse.
proletari comunisti/ PCm Italia
5 dicembre 2016


(dal blog di proletari comunisti)

venerdì 7 ottobre 2016

Operai Blutec, ex Fiat Termini Imerese, ancora in attesa di un vero piano di rilancio industriale visto che quello dell'azienda e dei sindacati è tutto fumo!

L’incontro del 4 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico, infatti c’è stato, ma purtroppo ha confermato tutto il fumo che c’è dietro il “piano”, con le sue fasi A, B, ecc. della Blutec, perché il vero piano lo abbiamo già detto, consiste nel prendere quanto più tempo possibile e “accompagnare” questi operai alla pensione o a qualcosa di simile senza creare problemi di “ordine pubblico” e soprattutto senza disturbare più di tanto le varie scadenze elettorali che vanno dal referendum costituzionale di dicembre e fino alle regionali del prossimo anno.
Detto questo entriamo nel merito dell’incontro leggendo il resoconto che ne fa il giornale di Sicilia di ieri e il comunicato della Fiom regionale.
Dunque la Blutec ha presentato la fase B del piano e già dovremmo supporre che la fase A sia già partita! E quando? E come? La fase A è quella che prevede (quella che veramente potrebbe interessare la Blutec, perché questo già produce!) la formazione degli operai e degli addetti alla progettazione della cosiddetta componentistica, cioè i vari pezzi che poi si assemblano e costituiscono l’auto pronta. Ebbene, come viene confermato all’incontro, siamo già in ritardo sia nell’assunzione degli operai che dovevano essere 250 a fine anno e invece sono solo 90, sia nella produzione vera e proprio che non è mai partita. Siamo ancora alla necessità di sistemare le migliaia di metri quadrati che compongono lo stabilimento.
L’altro progetto, quello “vero” che dovrebbe essere in grado di assorbire tutti gli operai (i circa 700 più l’indotto) è quello della produzione dell’auto elettrica. E qui siamo addirittura ad affermazioni a dir poco ridicole. L’azienda avrebbe trovato un cliente pronto ad acquistare involucri per batterie elettriche! E ancora: “Sarebbe poi in fase di definizione un accordo di Blutec con un’altra azienda del settore, per la trasformazione del motore termico in ibrido aggiungendo un motore elettrico, che porterà nei piani di Blutec, alla realizzazione di 10 vetture al giorno per 4 anni”. 10 vetture al giorno! E questa sarebbe produzione?
Senza parlare dei soldi promessi che l’azienda attende con grande ansia e che non arrivano mai! I 22 milioni di Invitalia, cioè dello Stato!
Il vero punto, oltre a questo, lo trattano i sindacalisti della Cisl e della Fiom, e cioè quello degli ammortizzatori sociali! Che sono già scaduti! Infatti che cosa si fa nell’attesa di questi meravigliosi piani? Si devono trovare in un modo o nell’altro i soldi per la cassa integrazione!
Manca davvero ancora il "piano" degli operai che tante lotte hanno fatto in questi lunghissimi anni. Un piano che deve servire innanzi tutto a strappare dalle mani degli altri, padroni, politici e sindacalisti, insomma di tutti quegli avvoltoi che girano loro attorno, le redini con le quali guidano le loro vite...
Lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese con la nuova piccola insegna Blutec
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Ex fabbrica fiat. L’esito dell’incontro romano di ieri ha diviso i sindacalisti. Delusa la Cgil. “Passo che attendevamo”, affermano dalla Cisl
Blutec di Termini Imerese, avanti adagio
Altri 30 operai in fabbrica solo nel 2017

Diventa fondamentale, a questo punto, il rinnovo della Cassa integrazione per i lavoratori ex Fiat. Così come riuscire a sbloccare i 22 milioni di finanziamento pubblico.
Presentata ieri al ministero dello Sviluppo Economico la fase B del piano Blutec sull’auto elettrica nello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Nel corso del vertice al dicastero romano, la Blutec ha presentato lo schema definitivo dei 450 mila metri quadri dello stabilimento per le nuove produzioni, i tempi degli ingressi degli operai entro il 2018, dichiarando già di avere un cliente per la produzione di involucri di batterie elettriche. “È il passo che attendevamo, cioè la fase B del progetto per Termini Imerese – hanno dichiarato Ludovico Guercio e Daniela De Luca segretari Fim Cisl Palermo Trapani, e Giovanni Scavuzzo Rsu Fim Cisl Blutec, al termine dell’incontro -, ma è chiaro che bisogna a questo punto seguire il rispetto delle scadenze, del rinnovo della cassa integrazione per accompagnare in questo percorso gli operai e sollecitare le risposte da dare ancora anche all’’indotto”.
Non sono del tutto soddisfatti i sindacati perché nonostante la riapertura dell’ex fabbrica fiat, restano ancora alcuni nodi da sciogliere: primo fra tutti lo sblocco del finanziamento pubblico da 22 milioni per il progetto, già partito, del valore di 74 milioni che riguarda la produzione di componentistica per auto. Inoltre, i ritardi legati all’erogazione delle risorse, avrebbero provocato uno slittamento nel tempo di nuovi ex metalmeccanici in fabbrica. Il rientro di altri 30 operai nello stabilimento di Termini Imerese slitterebbe infatti da dicembre 2016 ad aprile 2017. Da maggio ad oggi sono tornati al lavoro a scaglioni di 90 addetti ex Fiat su circa 700. L’altro nodo riguarda gli ammortizzatori sociali: dal primo ottobre è scaduta la cassa integrazione anche per i lavoratori di Blutec e senza un nuovo accordo gli ex metalmeccanici rischiano di restare senza paracadute sociale.
“Siamo delusi dall’esito di questo incontro – ha detto il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone non consentiremo che a pagare questi ritardi siano i lavoratori.”
La Fim Cisl, inoltre, ha fatto sapere che “entro venerdì è previsto lo sblocco dei fondi della Banca del Mezzogiorno, se ci saranno intoppi il Ministero si è impegnato a convocare le parti. Questo dovrebbe consentire a Invitalia di deliberare i 20 milioni di finanziamento agevolato necessari all’azienda per l’acquisto di attrezzature e forniture varie”. Sarebbe poi in fase di definizione un accordo di Blutec con un’altra azienda del settore, per la trasformazione del motore termico in ibrido aggiungendo un motore elettrico, che porterà nei piani di Blutec, alla realizzazione di 10 vetture al giorno per 4 anni. Gli operai dovrebbero fare ingresso tutti entro il 2018 ad iniziare da aprile 2017 quando partirà il settore chimica con trenta rientri. “La Cig, assicura il Mise dovrebbe essere rinnovata per tre mesi e per il prossimo anno – aggiungono i sindacalisti Fim Cisl – l’azienda avrà la copertura garantita dalla legge 148, che prevede il secondo anno in automatico per le aziende in fase di sviluppo che hanno usufruito di un anno di ammortizzatori”. Nella fabbrica entro dicembre 2017 dovrebbe essere sviluppato un modello cosiddetto full elettric.
Intanto, questa mattina si terrà un’assemblea con tutti i lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica ex Fiat con i rappresentanti sindacali per spiegare il piano Blutec nel dettaglio.
Giornale di Sicilia
5/10/16

venerdì 16 settembre 2016

PROSSIMO INCONTRO AL MINISTERO IL 4 OTTOBRE



Riportiamo dal Giornale di Sicilia di ieri 15/9/16

Termini Imerese

Riqualificazione dell’area Blutec 
Incontro a Roma



È stato convocato il 4 ottobre al ministero dello Sviluppo economico un incontro sullo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione per l’area industriale di Termini Imerese di Blutec, la società del gruppo Metec Stola che ha riaperto la fabbrica del Lingotto da maggio scorso. Nello stabilimento di piazzale primo Maggio, dal 2 maggio ad oggi, sono rientrati al lavoro 90 operai sul oltre 600 ex Fca.

sabato 30 luglio 2016

INCONTRO AL MINISTERO... PER RINNOVARE LA CASSA INTEGRAZIONE FINO A SETTEMBRE!


EX FIAT. Si andranno ad aggiungere ai 59 già assunti. Nel vertice al ministero dello Sviluppo economico è stata confermata fino a settembre la cig per 700 dipendenti

Termini Imerese, Blutec apre le porte dello stabilimento ad altri 61 operai
Torneranno al lavoro entro il prossimo mese di ottobre

Ieri il tavolo tecnico don Fim, Fiom e Uilm, e i rappresentanti del governo nazionale e regionale. Nessuna conferma, invece, per le altre 130 assunzioni che dovrebbero essere firmate entro la fine dell’anno.
Altri 61 operai torneranno al lavoro tra luglio e ottobre 2016 nello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Questo l’annuncio della Blutec, azienda del gruppo Metec/Stola che ha sostituito il Lingotto nella fabbrica automobilistica siciliana, nel corso del nuovo vertice al ministero dello Sviluppo Economico, tenutosi ieri pomeriggio in presenza dei rappresentanti sindacali di Fi, Fiom e Uilm, di Invitalia e dei rappresentanti del governo nazionale e regionale. I 61 operai si aggiungono ai 59 già assunti a partire dallo scorso mese di maggio. Nel corso del tavolo tecnico è stata anche confermata la cassa integrazione per i lavoratori Blutec, in tuto 700, dallo scorso mese di giugno al prossimo mese di settembre. Nessuna garanzia, invece, arriva sull’assunzione di altri 130 operai entro la fine dell’anno.
Infatti, il primo progetto sembrerebbe subire un rallentamento a causa del fatto che deve essere rinnovato il consiglio di amministrazione di Invitalia, l’Advisor del ministero che ha il compito di sbloccare i 22 milioni di euro alla Blutec per la realizzazione dell’ambizioso progetto. “Nell’incontro è emersa a conferma della volontà dell’azienda a procedere con il piano, ma con difficoltà che sono legate al finanziamento del progetto per Termini Imerese e ritardi che porteranno, per quest’anno, alla diminuzione del numero di lavoratori che faranno ingresso in fabbrica, dagli annunziati 250 a 120 unità – hanno spiegato Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani, Giovanni Scavuzzo Rsu Fim e Antonello Ambra responsabile Cisl di Termini Imerese -. Difficoltà sulla delibera bancaria per il finanziamento da 8 milioni di euro che fanno parte degli investimenti della Banca del Mezzogiorno, e difficoltà per quanto riguarda l’acconto di 20 milioni che a seguito della delibera dell’Assemblea regione siciliana avrebbero dovuto essere già nelle casse di Blutec, ma che nei fatti l’azienda non ha ancora ricevuto”.
Ritardi in parte legati all’atteso rinnovo del cda di Invitalia, in programma per il prossimo 4 agosto, che hanno fatto slittare l’avvio dei progetti di chimica e plastica che dovevano partire entro il 31 dicembre di quest’anno. “Intanto, spigano i tre sindacalisti – Blutec ha illustrato altri progetti (engineering ed allestimenti) da far partire entro l’anno per sopperire a questo slittamento. Entro settembre l’azienda ha annunciato che presenterà la fase due del progetto, cioè quello dell’auto ibrida ed elettrica. È necessario a questo punto un confronto con il ministero del Lavoro e l’assessore regionale al Lavoro per verificare la compatibilità degli ammortizzatori sociali che dovrebbero essere rinnovati anche per il secondo anno successivo. Fino ad oggi hanno fatto ingresso a Blutec 90 lavoratori -  concludono i sindacalisti Fim Cisl - ma adesso vogliamo certezze per gli altri operai in attesa di tornare a lavorare”. Il prossimo incontro si terrà a fine settembre, Blutec intanto ha proceduto ai primi ordini ai fornitori.
“La politica non mortifichi le aspettative di rinascita del territorio – ha concluso Daniela De Luca, segretario Cisl Palermo Trapani -  sia più attenta alle vertenze così cruciali, dalle quali dipende il futuro di quasi mille famiglie. La Regione Sicilia dia conferma del versamento dei 20 milioni ancora attesi dalla Blutec e il Mise approfondisca le altre eventuali manifestazioni di interesse per gli investimenti annunciati. Il piano dell’auto ibrida deve andare avanti con tempi certi, un territorio intero come quello di Termini aspetta da troppo tempo la rinascita”. Per il segretario della Fiom Sicilia, Roberto Mastrosimone, “il rinnovo della Cig fino a settembre è certamente un fatto importante, ma si è trattato di un incontro interlocutorio”. Anche per il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella, si è trattato di un incontro interlocutorio: “Sono stati discussi temi importanti che però vanno verificati e confermati a settembre. Saranno tanti i nodi da sciogliere, primo tra tutti le tutele per gli operai”.
Giornale di Sicilia
30 luglio ’16

venerdì 29 luglio 2016

BLUTEC, OGGI VERTICE AL MINISTERO

Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia di oggi, alle ore 15, si terrà un nuovo vertice a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto dello stato di avanzamento del progetto Blutec nello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. C'è attesa tra gli operai e le sigle sindacali per conoscere anche il cosiddetto "piano B" che riguarda la realizzazione dell'auto ibrida negli stablilimenti della Sicilia.

giovedì 14 luglio 2016

Grazie all’immobilismo dei confederali salta il tavolo e pure la cassa integrazione?

Per gli operai ex Fiat di Termini Imerese è diventata una storia infinita. Tutti quelli che non sono stati assunti dalla Blutec, e cioè quasi tutti!, devono rincorrere la cassa integrazione che è scaduta a maggio e manca ancora la firma per arrivare alla fine dell’anno. Dall’altro lato è ancora in alto mare il rilancio della nuova produzione Blutec, il cui progetto doveva essere discusso in un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico in questi giorni.
Siamo ancora fermi a 20 operai già pagati da Blutec, più altri 36. Questi ultimi sono pagati ancora con i soldi della formazione regionale e imparano ad usare il computer per la progettazione di pezzi, e di questi 16 sono stati mandati a “formarsi” alla Sevel di Atessa.
Purtroppo ad allungare all’infinito i tempi contribuisce il fatto che la vertenza è nelle mani dei sindacati confederali che non muovono letteralmente un dito… se ne sono accorti tutti i nostri lavoratori che il 5 luglio erano in piazza a protestare e chiedevano chi fossero quei lavoratori (attorno al loro capo, segretario regionale della Fiom-Cgil) che stavano tranquilli sotto gli alberi al fresco ad aspettare l’incontro con Crocetta! Il quale continua a dare “garanzie”…
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Rilancio a Termini Imerese
Crocetta a Roma per la Blutec
“Il presidente Crocetta ci ha dato garanzie che già domani (oggi, ndr) alla Presidenza del Consiglio dei ministri porterà la nostra richiesta al Mise di convocare in tempi brevi il tavolo necessario alla presentazione della fase B del progetto per Termini, i tempi sono stretti se salta anche il mese di luglio, il futuro sarà meno certo”. Ad affermarlo al termine dell’incontro che si è svolto a Palazzo d’Orléans fra i sindacati Fim Fiom e Uilm e Crocetta sulla vertenza Blutec, sono Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani, e Giovanni Scavuzzo della Fim Cisl Blutec. Anticipato il sit-in che era stato fissato in piazza Indipendenza per stamattina. “Sull’indotto – dicono i sindacalisti – il presidente ci ha assicurato che presenterà richiesta al Ministero del Lavoro di una deroga all’accordo sulle aree industriali in crisi, per destinare a questi 150 operai non più solo il 5% dei 9 milioni di euro a disposizione della Regione e che risulta insufficiente, ma il 30 per cento”. “L’assessorato al Lavoro ha riferito che parte dei 22 milioni di euro che la Regione ha destinato al piano di Termini sono già giunti all’azienda per l’acquisto dei primi macchinari per l’avvio della produzione di auto elettriche”. Oggi a Termini gli ispettori del Ministero del Lavoro per verificare le condizioni necessario per la proroga della cassa integrazione scaduta a maggio.
Gds 6/7/2016