giovedì 26 novembre 2015

Fiom: reindustrializzazione in alto mare! È proprio questo che diciamo da tempo, ma il problema non è dire cose che si sanno già, il problema vero è cosa fare! E l’incontro del 3 dicembre prossimo sarebbe decisivo? Ma di che cosa visto che l’azienda ha già fatto i suoi passi e comunque mancano ancora 9 milioni di euro per la capitalizzazione? Il Sole24Ore, il giornale dei padroni, invece fa l'ottimista anche se dice che mancano i fondi!

Termini Imerese. Reindustrializzazione in alto mare, incontro 3 dicembre decisivo
Lunedì, 23 novembre 2015
Michele De Palma, responsabile del settore auto della Fiom-Cgil, e Roberto Mastrosimone, segretario generale della Fiom Sicilia, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
La Fiom, invitata dal ministero dello Sviluppo economico ad un appuntamento informativo richiesto dalla società Blutec, non ha fatto mancare la sua presenza nonostante la direzione aziendale abbia proceduto alla fusione per incorporazione senza rispettare quanto previsto dalla legge, vale a dire la consultazione delle organizzazioni sindacali, per la qual cosa ci riserviamo tutte le azioni tese a salvaguardare gli interessi dei lavoratori e dell'organizzazione sindacale in ogni sede.
Pur in presenza di tali comportamenti, nell'interesse dei lavoratori, la Fiom ha ascoltato le comunicazioni aziendali che non solo non ci tranquillizzano rispetto alla reale attuazione degli accordi siglati per la reindustrializzazione dell'area ma, allo stato, ne modificano processo e finalità in maniera unilaterale, passando dalla produzione di componentistica e indotto per auto alla finalizzazione, allestimento e personalizzazione di veicoli secondo richiesta dei carmaker su flotte aziendali insieme ad altri interventi per il riutilizzo del materiale ferroso.
Per la Fiom lo scenario descritto oggi dalla direzione aziendale, che ancora non ha versato quanto dovuto per la capitalizzazione che sarebbe dovuta essere raggiunta ormai da mesi, non solo non ci rassicura, ma conferma le nostre preoccupazioni.
Anche perché il prossimo 31 dicembre termina l'autorizzazione per la cassa integrazione straordinaria che è rinnovata solo se c'è l'attuazione del cronoprogramma e la definitiva capitalizzazione, in caso contrario la situazione precipiterebbe per tutti i lavoratori (ex dipendenti Fiat, Marelli e indotto).
Per queste ragioni riteniamo l'incontro del 3 dicembre, presieduto dal ministro dello Sviluppo economico, l'unico reale momento di confronto per verificare quanto sottoscritto tra le parti il 22 dicembre 2014.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 23 novembre 2015
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Blutec, avanza il piano industriale ma mancano nove milioni di euro
24 novembre 2015
Un incontro al Mise per far il punto sullo stato di avanzamento lavoro. È il senso del vertice che si è svolto ieri tra Blutec e le organizzazioni sindacali alla presenza dell’unità di crisi del ministero, per la verifica del percorso del piano industriale e dell’assetto societario per il sito di Termini Imerese.
L'incontro richiesto dall’azienda Blutec, ha visto alcuni avanzamenti, sul fronte degli aumenti del capitale sociale necessario all'avvio del piano industriale, mancano però, ancora, circa 9 milioni di euro all'appello che l'azienda si è impegnata a versare entro il 31 dicembre prossimo.
Nel contempo il piano di sviluppo già approvato da Invitalia e che l'azienda ha chiesto di sottoscrivere, è in attesa del disbrigo delle pratiche per ripartizione delle quote di investimento tra Stato e Regione Sicilia.
Sul piano strettamente industriale Blutec ha riconfermato l'avvio ufficiale, sulla prima parte del piano industriale, con le prime assunzioni a partire dal prossimo mese di aprile che saranno poi integrate con la seconda parte del piano industriale illustrata oggi, che prevede la modifica, trasformazione e personalizzazione di “mezzi di trasporto” in mezzi speciali.

Il sole 24 ore
24 novembre

lunedì 16 novembre 2015

IL CIAPI DI PRIOLO ANNUNCIA UN PROGETTO DA 3 MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE DEGLI OPERAI

Se la notizia è confermata dovremmo capire davvero cosa significa. A prima vista sembra davvero un’altra presa in giro e soprattutto un modo per l’azienda per prendere tempo. Se il progetto dura due anni significa che per due anni non si comincia a lavorare? 3 milioni di euro sono davvero tanti…

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Ciapi, 2 progetti per operai di Termini e Palermo


Due progetti per la riqualificazione complessiva di 970 lavoratori tra Termini Imerese e Palermo. Li ha annunciati il presidente del Ciapi di Priolo, Egidio Ortisi, giunto al termine del proprio mandato. Il primo progetto riguarda la riqualificazione di 700 dipendenti dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese nell’ambito dell’intesa con “Blutec”, azienda specializzata nella realizzazione di auto ibride. Il progetto che ammonta a 3 milioni di euro, si svilupperà a Termini Imerese, avrà durata biennale, scatterà da dicembre e consisterà nella formazione dei dipendenti in funzione delle nuove qualifiche richieste dall’azienda per il mercato delle auto di nuova generazione. ...

Giornale di Sicilia
11 novembre 2015

sabato 7 novembre 2015

"A Termini investimenti in ritardo"... la scoperta dell'acqua calda! Sarebbe questo il piano di rilancio? E indovinate come sono i sindacati...

A Termini investimenti in ritardo
Avanti piano con gli investimenti a Termini Imerese. I sindacati sono preoccupati dei ritardi del piano della Blutec, la società del gruppo Metec - dell’imprenditore Roberto Ginatta - che all’inizio di quest’anno ha rilevato l’ex fabbrica Fiat e i 700 dipendenti, e hanno scritto una lettera al Mise chiedendo una convocazione urgente del tavolo di monitoraggio. Due gli spunti: il ritardo nel versamento dei fondi promessi da Ginatta all’atto del varo del piano (dicembre 2014) e una serie di operazioni societarie con le quali, nel corso del mese di ottobre, Ginatta ha fuso tutte le società del suo gruppo in Blutec (senza rispettare gli obblighi di comunicazione, affermano i sindacati).

Secondo i sindacati, Metec si era impegnata nel dicembre scorso a capitalizzare Blutec entro 3 mesi con 24 milioni di euro cash, premessa per l’ottenimento dei finanziamenti pubblici al piano; la situazione che emerge dalle visure camerali a fine ottobre vede Blutec con un capitale di 42 milioni, di cui 29 versati - ma non tutti in contanti. Ginatta spiega al Sole 24 Ore che «noi abbiamo già versato 13,5 milioni di euro e arriveremo a 24 entro fine anno. Stiamo avviando gli ordinativi dei macchinari necessari a produrre. La prima parte del piano industriale, quella relativa ai componenti auto, partirà entro novembre». La cassa integrazione per ristrutturazione per i 700 dipendenti è stata autorizzata fino al 31 dicembre. I 24 milioni che devono essere versati in Blutec dovranno poi attivare, insieme a fidejussioni e ipoteche su immobili, i 70 milioni di fondi pubblici.

Quanto alle fusioni, il processo è già stato quasi completato. Gli eventuali prestiti pubblici arriveranno dunque in un contenitore che raccoglie non solo Blutec ma anche tutte le altre attività di Ginatta; il gruppo Metec, attivo nei componenti auto, aveva chiuso il 2014 con un fatturato di circa 245 milioni di euro (di cui quasi metà sviluppati dalla Stola do Brasil) e un utile netto di circa 7 milioni.
La seconda fase del piano, spiega Ginatta, punterà su produzioni di piccole serie per conto terzi: «Veicoli con guida a destra, allestimenti speciali, e così via». E il famoso progetto di auto ibrida, messo nero su bianco nell’accordo al Mise del dicembre 2014? «L’auto ibrida è sempre lì, fa parte del “completamento gamma”: se lei vuole una Panda elettrica, io gliela produco».

Il Sole24Ore

7 novembre 2015