lunedì 6 luglio 2015

L'INCONTRO AL MINISTERO DEL 17 GIUGNO E' SALTATO, E' SALTATO ANCHE L'ACCORDO CON LA BLUTEC?

Riportiamo per adesso l'articolo pubblicato ieri dal Giornale di Sicilia e rinviamo ad un prossimo intervento un commento anche sulla posizione dei grillini, e aggiungiamo che è necessaria una assemblea degli operai per decidere seriamente come continuare la lotta.

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Termini Imerese. Per i grillini è decaduto l’accordo sul piano Metec-Blutec. Il sindacato: no, va invece applicato
Segna il passo il rilancio dell'ex Fiat
M5S e Fiom all’attacco ma in dissenso

Il piano Metec-Blutec per il rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese è in stand-by e il Movimento 5 Stelle torna a puntare il dito sulla questione che mette a rischio oltre mille posti di lavoro. Il tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico, annunciato per lo scorso 17 giugno, è stato annullato e non è ancora stata comunicata la nuova convocazione.

“Ho denunciato fin dall’inizio le menzogne che venivano dette per nascondere l’inadeguatezza di soluzioni del governo nazionale e del ministero dello Sviluppo economico – dice il deputato M5S alla Camera, Riccardo Nuti -. Ho segnalato alla guardia di finanza tutte le ombre ed i raggiri che la politica voleva realizzare sulle spalle dei lavoratori. L’ultima riunione che si è svolta al ministero è stata rinviata, con il solo scopo di erogare la cassa integrazione, piuttosto che avviare un serio progetto industriale”. “L’accordo è già nullo – aggiunge il deputato regionale Giorgio Ciaccio -. L’articolo 7 dell’atto prevedeva l’istituzione di un gruppo di coordinamento e controllo per sovraintendere alla verifica dell’attuazione dello stesso, ma non è stato costituto né può essere verniciato. Inoltre l’accordo presenta serie criticità sulla relativa copertura economica. Le norme prevedono che questa cassa integrazione debba essere verificata ogni 6 mesi per proseguire in base agli sviluppi del progetto industriale non è quindi pensabile continuare ad elargire soldi in violazione di norme, si aiutino i cittadini in difficoltà con il reddito di cittadinanza, una norma già pronta, in discussione in Senato, con coperture certificate e confermate”. Anche il consigliere di Termini Imerese Manuela Sinatra non usa giri di parole: “Abbiamo detto più volte al sindaco ed a tutti i sindacati di smetterla di illudere i lavoratori e di battersi per il bene del nostro territorio ed i nostri concittadini”.

Non si fa attendere la replica del segretario della Fiom-Cgil Sicilia, Roberto Mastrosimone. “Non siamo d’accordo con i 5 Stelle sul blocco della cassa integrazione dal primo luglio – dice -, perché la conseguenza sarebbe drammatica: tutti i lavorati verrebbero licenziati in attesa del reddito di cittadinanza. Vogliamo ricordare, inoltre, che la cassa straordinaria viene pagata con contributi dei lavorati e delle imprese, quindi non a carico della collettività. Pertanto sarebbe più corretto dire la verità: l’unico interesse è la riconversione industriale e questa potrà avvenire con il licenziamento dei lavoratori e la modifica dello stanziamento dei 350 milioni. È ovvio che ciò i lavoratori non lo permetteranno perché quei soldi sono stati stanziati grazie alle lotte degli operai”. Della questione si discuterà nel corso del direttivo della Fiom, in programma per il giorno 7 alle 17. “E’ chiaro che ministero e regione devono dare risposte concrete rispetto all’accordo del 23 dicembre 2014 – conclude Mastrosimone -. Le preoccupazioni sul futuro dei lavorati ci sono tutte, per questo il direttivo dovrà prendere delle decisioni su come proseguire la vertenza”.

Il Giornale di Sicilia

5/7/2015